Monsignor Negri è tra i relatori più illustri che il Centro Péguy ha ospitato. Questi i testi dei suoi interventi raccolti negli anni presso il nostro centro culturale:
- “Un avvenimento di vita cioè una storia”
“Mi sento protagonista della mia vita come storia per l’incontro che ho fatto, per l’incontro che è descritto in questo libro, per l’incontro con il mistero di Cristo presente nella Chiesa che è emerso nella mia giovinezza attraverso l’incontro con don Giussani e con il suo carisma. Debbo a questo la mia personalità; ad altro debbo la funzione che ho nella Chiesa; ad altro debbo la struttura del mio temperamento, le mie doti naturali e la prima educazione alla fede… Ma a questo incontro debbo il formarsi della personalità: tutti i fattori o convergono nella formazione della personalità, o rimangono come un seme che non fa frutto”. - Il Sillabo di Pio IX
“Il grande interlocutore della Chiesa in questo momento è quello indicato con chiarezza il Papa: l’uomo. Questa assoluta, misteriosa e grandissima imprevedibilità, che può vivere come un fesso e può cercare Dio. Bisogna che tutto riparta dall’uomo. Cristo è partito dall’uomo, in Cristo Dio è diventato un uomo, e quindi in Cristo Dio parla ad ogni uomo. Il mistero di Cristo ci cambia ogni giorno, e in questo cambiamento è contenuta tutta la possibilità di bene che c’è sulla terra”. - La fede, vertice della ragione
“La Chiesa è il luogo dove l’uomo non ‘si fida’ di una formulazione astratta: si fida di Dio che è presente, si fida di Cristo che è presente. È la comunità la grande proposta, è una Chiesa cosciente della sua identità, cosciente di portare all’uomo quello che desidera e non può darsi. Allora tutta la questione è che la Chiesa rinnovi la sua coscienza autentica”.
- Il Giubileo dell’Incarnazione
“Questi sono aspetti essenziali per il giubileo. Il castigo nel suo senso sostanziale è la disumanità e il disordine in noi, e da noi il disordine nella vita sociale. Il castigo è il disordine dell’intelligenza, del cuore, dell’affettività che si paga nella vita, una minore umanità, uno sconvolgimento dei criteri per cui l’uomo non ha più una impostazione valida di criteri… Allora ecco l’indulgenza: una eccezionale chiamata alla ricostituzione dell’intelligenza e del cuore, una possibilità di riprendere con decisione sulla strada della vita, perché il Signore ci si palesa come pieno di una ricchezza che ti partecipa”
